"L'Alba di Tom"
Si stava svegliando, aveva fatto molti
sogni quella notte.
Faceva sempre molti sogni...
Era come se la sua mente si rifiutasse
di dormire.
Voleva essere sempre impegnata.
Continuare a vivere anche quando il
corpo chiedeva riposo.
Nei suoi sogni, gli capitava di vedere
cose “singolari”, come se non fosse se stesso nei suoi sogni.
Ogni notte era qualcuno o anche “qualcosa” di differente.
Ormai ci era abituato.
Non aveva controllo di questo.
Poteva solo chiudere gli occhi e vedere
cosa la sua mente avesse in serbo per lui quella notte.
Non sempre era piacevole...
altre volte sì, ma non importava, alla
fine erano solo sogni...
Stupidi sogni senza significato.
Era quasi sveglio...
Sulla città addormentata e affaticata
dalla notte stava sorgendo il sole.
Consapevole di aver terminato il tempo
per il riposo stava per aprire gli occhi mentre sentiva già il
calore della luce che proveniva dalla cara palla di fuoco che brucia
per tutti noi.
Prima che potesse farlo un raggio di
luce colpì la sua fronte.
Decise di aspettare ancora un attimo e
godere della sensazione che dà la luce diretta del sole sul corpo.
Tra il sogno e la realtà che lo stava
chiamando, il suo corpo gli trasmise una sensazione strana.
Sentiva la forza di gravità della
Terra che lo attirava e nello stesso tempo poteva percepire
lievemente il fatto che la Terra girasse.
Si sentiva vivo. Vivo come non mai. Era
come se quel piccolissimo raggio di sole lo stesse riavviando
trasmettendogli un pochino della sua energia ed enfatizzando le
percezioni del suo corpo.
Sentiva tutto attorno una strana
energia vitale. Si sentiva vivo e sentiva la vita attorno a lui.
Tutto attorno si riaccendeva, si
riavviava.
Percepiva l'energia del pavimento, dei
muri, delle finestre, della zanzara che gli aveva fatto compagnia
durante la notte, dei piccioni che tubavano in lontananza, del camion
della nettezza urbana e del suo autista, degli alberi del vicino
parco che ondeggiavano lentamente.
Non li vedeva con gli occhi perchè non
li aveva ancora aperti, li percepiva.
Era molto strano.
Tra tutte le esperienze che aveva
fatto, quella gli mancava proprio.
Ad un tratto....
sentì un tintinnìo.
Una moneta era caduta nel suo piattino
delle elemosine.
Aprì gli occhi....
e quella sensazione sparì. Il sogno era
finito.
Lui si chiamava Tom.
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Continua …. forse....